La metropolitana di Londra scalderà le case dei cittadini

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In fisica, la legge di conservazione dell’energia ci dice che l’energia non può essere creata né distrutta, ma può essere trasformata e convertita da una forma all’altra. Quindi, se non posso creare energia dal nulla, posso almeno utilizzarne di già esistente per altri scopi, come hanno pensato di fare a Londra.

Una task force di menti che ha incluso il sindaco Boris Johnson, l’Islington Council, l’UK Power Networks e il Transport for London, ha progettato un metodo alternativo per riscaldare le case dei cittadini della capitale inglese, ovvero riutilizzare il calore prodotto dalla metro.

La famosa rete metropolitana di Londra, Tube per gli amici, è la più antica al mondo nonché la più estesa in Europa. Questo fa sì che l’idea pensata sia oggettivamente attuabile in quanto l’area cittadina coperta è veramente vasta.

Per portare a compimento questo progetto, verranno realizzati dei condotti di aerazione così che il calore presente nei tunnel (e chi è stato a Londra sa che lì dentro è sempre caldo, pure d’inverno…) venga convogliato verso una rete di condotte termiche che passeranno sotto gli edifici, fornendo loro calore per il riscaldamento.

L’area che inizialmente verrà coperta dal servizio sarà quella di Islington, dove 700 case beneficeranno di questo nuovo tipo di riscaldamento, mentre in futuro altre 500 case saranno coinvolte nella rete “termica” di Islington.

Questo sistema, che è il primo adottato in Europa, fa parte dell’iniziativa del sindaco Johnson di ridurre le emissione di CO2 nell’aria del 60% nei prossimi anni. Oltre a questo però, ci sarà un ovvio calo delle bollette da parte dei cittadini ma pure per la città stessa, il cui costo per l’energia è estremamente tassato e, considerando che come l’anno scorso Londra si appresta a vivere un inverno molto rigido, avere una rete più efficiente, sostenibile ed economica vada a vantaggio di tutta la comunità.

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