Scegli una stufa ecologica per riscaldare la tua casa

Una Stufa Ecologica per affrontare l’inverno

Una Stufa Ecologica, ecco cosa ci vuole. Arriva il grande freddo e con esso i sistemi di riscaldamento domestico sono in piena funzione. I termosifoni sono senza dubbio la soluzione ancora più diffusa ma esistono soluzioni alternative in grado di minimizzare i consumi e di rispettare maggiormente il nostro ambiente con una riduzione delle emissioni nocive di CO2?

L’alternativa forse più diffusa è rappresentata dalle stufe elettriche che garantiscono la comodità di poter essere spostate da una stanza all’altra ma che non spiccano per la loro efficienza energetica che determina quindi consumi molto elevati tali da renderle utilizzabili solo in casi di effettiva necessità.
Basti pensare, per dare una misura dell’energia consumata, che le tradizionali stufe a resistenza od i termoventilatori (che funzionano grazie a una ventola che diffonde all’esterno il calore generato dalla stufa) hanno consumi fino a 2.000 Watt e non riescono a garantire il riscaldamento di luoghi molto ampi, oltre al fatto che il calore generato scompare dopo pochi minuti dallo spegnimento della stufa.

Stufa Ecologica: quale scegliere?

Non cambia molto la situazione per le stufe alogene (chiamate così proprio perché speciali lampade alogene al proprio interno assicurano il calore) visto che, se pur esistono in commercio modelli a risparmio energetico, i consumi vanno dai 1.200 ai 1.800 Watt.
State inoltre alla larga dalle stufe a combustibile (kerosene, Gpl e simili): si pongono in quel caso problemi rilevanti in termini di sicurezza dal momento che la fiamma potrebbe sprigionare monossido di carbonio letale se l’ambiente non è aerato a sufficienza (ricordiamo che questo gas è oltretutto inodore e quindi è molto difficile accertarne la presenza).

La soluzione che assicura quindi riduzione dei consumi, e quindi delle emissioni nocive per l’ambiente, quale potrebbe essere?

Funzionamento interno stufa a pellet

Funzionamento interno stufa a pellet

Le stufe a pellet, materiale che viene ricavato dagli scarti industriali della produzione del legno e che si presenta sotto forma di piccoli bastoncini compressi la cui combustione comporta un’alta resa, addirittura doppia rispetto a quella della legna.
Ulteriore vantaggio di questi modelli è anche per la sicurezza dei nostri bambini: a differenza di quella a legna infatti le pareti esterne delle stufe a pellet non si surriscaldano eccezion fatta per il solo vetro dello sportello frontale (solitamente posizionato così in tutti i modelli) che può raggiungere temperature molto elevate.
Anche per quanto riguarda la capacità di riscaldamento si ottengono vantaggi rispetto ai modelli tradizionali: varia da locali di 75 metri quadri fino a 200 metri quadri permettendo un’autonomia che va dalle 15 alle 45 ore.
Inoltre grazie all’ampio utilizzo dell’elettronica è possibile dosare il combustibile secondo le proprie necessità permettendo in questo modo di mantenere il controllo della temperatura.
La stufa necessita di una pulizia ordinaria del braciere e del cassetto cenere (se presente) da effettuare con più o meno frequenza a seconda dell’utilizzo in termini di tempi di funzionamento e di potenza impostata e del tipo di pellet impiegato; inoltre va pulita in modo più approfondito almeno una volta all’anno.
Il costo delle stufe a pellet è più elevato rispetto ai modelli tradizionali ma, se decidete di procedere con questo acquisto, controllate se la vostra regione mette a disposizione specifiche agevolazioni di carattere fiscale.

Stufa Ecologica: i modellil alimentati a mais

riscaldamento_stufa_maisInfine, se parliamo di stufa ecologica, vanno considerati anche i modelli a mais o granoturco. Non molto diffuse ma assicurano molti vantaggi. In primo luogo il combustibile stesso utilizzato (che sia mais,granoturco o biomasse) è non inquinante, rinnovabile, di facile reperibilità e assicura un potere calorico di circa 6200 kcal/kg.
Prodotte in diversi modelli, queste stufe si distinguono in termostufe funzionanti ad acqua calda e aerostufe funzionanti ad aria calda.
Per le stufe a biomassa è consigliabile accendere la stufa al mattino e spegnerla di sera, perché le fasi di accensione e spegnimento sono quelle che inquinano di più. In presenza di un termostato, inoltre, è possibile impostare temperature differenti per le diverse ore del giorno o mantenere al minimo. In commercio si trovano anche dei modelli portatili, ma in questo caso occorre assicurarsi che sia garantita la massima sicurezza in materia di scarico dei fumi.

Per saperne di più:
Stufa Pellet come funziona internamente
Dalla segatura al pellet

 

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