Tesla Model S e le batterie agli ioni di litio

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Tesla Model S: supercar elettrica

In questi ultimi mesi Tesla, la casa automobilistica americana guidata dal ricco e visionario Elon Musk, sta cavalcando l’onda del successo grazie alla sua berlina Tesla Model S, con già 14 mila modelli su strada. Se le cose procederanno su questi livelli, con 21 mila auto prodotte durante l’anno fino a raggiungere i 40 mila esemplari annui nel 2015, l’appetito vorace per le batterie agli ioni di litio non si sazierà facilmente.

I livelli mondiali di produzione di queste cella agli ioni di litio, le cosiddette 18650, sono già notevolmente incrementati solo per la richiesta di Tesla, ma la cosa non sembra fermarsi qui e Tesla dovrà adeguarsi.

Facendo un paragone con la Nissan Leaf, attualmente l’auto elettrica più venduta al mondo, nei tre anni di commercializzazione sono stati prodotti 1.7 milioni di kWh mentre Tesla, in soli 12 mesi, ne ha prodotti 1.6, praticamente la stessa cifra in un terzo del tempo.

Questo non significa più auto, ma bensì batterie più grosse e potenti, e di conseguenza un maggiore impatto nella produzione delle stesse.

Tesla è una delle poche case automobilistiche ad usare le “piccole” celle 18650 sui veicoli, le altre case usano celle più grosse e capaci, e questo ha fatto sì, ad esempio, che la Panasonic, fornitore primario Tesla, sia passata da una perdita di 2 miliardi di yen nel secondo trimestre del 2012 ad un utile di 4 miliardi di yen nel trimestre più recente, con conseguenti nuovi stabilimenti e più linee produttive.

Considerando 7000 celle cilindriche 18650 per ogni Tesla Model S, i conti sono presti fatti: le 21 mila di questo 2013 utilizzeranno 147 milioni dei totali 660 che l’industria mondiale riesce a produrre ogni anno. E se davvero la produzione toccherà le 40 mila unità, Tesla da sola userà il 40% della produzione mondiale di celle. Senza tener di conto che, nel 2015, probabilmente entreranno in produzione altri 20 mila esemplari della nuova Model X.

Il mercato americano sembra inoltre molto recettivo riguardo questo tipo di veicoli e, secondo Elon Musk, l’obiettivo è quello di riuscire a vendere entro il 2017 circa 100 mila vetture l’anno, che richiederebbero da sole più dell’attuale produzione mondiale di 18650.

Lo sforzo sarà enorme sia per l’industria che per Tesla stessa, che si troverà a dover pensare di produrre da sola le batterie di cui ha bisogno, per stare dietro ai suoi ritmi. Ma questa non è una cosa che si pianifica e realizza dall’oggi al domani, è uno sforzo enorme da portare a termine.

E inoltre c’è un’altra domanda, logica conseguenza di questa enorme esigenza di minerale: quanto dureranno ancora le riserve di litio a questi ritmi?

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