Come contrastare le isole di calore in città

afforestazione a milano nel parco biblioteca degli alberi

L’estate in città è sempre più sinonimo di caldo soffocante, un fenomeno noto come “isola di calore urbana” che sta diventando sempre più intenso a causa dei cambiamenti climatici. Ma come possiamo rendere i nostri centri urbani più freschi e vivibili? La risposta arriva dalla natura stessa. L’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha individuato 25 soluzioni basate sulla natura (Nature-based Solutions, NbS) per contrastare il caldo estremo e migliorare la qualità della vita in città

Cosa sono le isole di calore urbane?

Il fenomeno dell’isola di calore si manifesta quando le temperature nelle aree urbane sono significativamente più alte rispetto alle campagne circostanti. La causa principale è l’urbanizzazione: la sostituzione di vegetazione con asfalto e cemento, materiali che assorbono grandi quantità di calore durante il giorno e lo rilasciano lentamente di notte, altera il bilancio energetico della città. Questo non solo riduce il benessere delle persone, ma può aggravare le ondate di calore, con seri rischi per la salute, specialmente per anziani e malati cronici.

Il Progetto di ENEA per Roma: un modello per le città del futuro

Per affrontare questa sfida, ENEA è partner del progetto UE “Adattamento Climatico – L’Effetto Isola di Calore Urbana nella Città di Roma”. L’iniziativa, coordinata da PwC Italia e in collaborazione con l’Università Roma Tre e l’Ecologic Institute di Berlino, si concentra sui municipi I (centro storico) e V (Tiburtino-casilino) di Roma, aree considerate a elevato rischio per le alte temperature. L’obiettivo è fornire a Roma Capitale una base scientifica solida per pianificare interventi efficaci, replicabili in altre zone della città e in altri contesti urbani.

Come sottolinea Elisabetta Salvatori, responsabile della Sezione ENEA di Soluzioni integrate e nature-based, queste soluzioni non solo abbassano la temperatura, ma migliorano il benessere fisico e mentale, aumentano la biodiversità e favoriscono la resilienza urbana.

Le 25 soluzioni basate sulla natura (NbS) proposte da ENEA

Le soluzioni “verdi” proposte sono state pensate per adattarsi al contesto specifico, integrando anche sistemi per il riutilizzo delle acque piovane in un’ottica di economia circolare. Oltre a interventi classici come foreste urbane e tetti verdi, ENEA ha puntato su soluzioni flessibili e multifunzionali.

Ecco l’elenco completo delle 25 soluzioni individuate:

  1. Alberature stradali
  2. Foreste urbane
  3. Parchi tascabili
  4. Microforeste urbane
  5. Parcheggi verdi
  6. Verde su binari del tram, margini stradali e corridoi di traffico
  7. Pensiline verdi su fermate di autobus e tram
  8. Parchi urbani di medie e grandi dimensioni
  9. Aiuole alberate per la gestione delle acque e il raffrescamento
  10. Arredi urbani verdi
  11. Pergolati vegetati
  12. Orti comunitari
  13. Giardini o orti urbani mobili
  14. Piastrelle vegetate per superfici orizzontali o verticali
  15. Salotti verdi mobili per spazi pubblici
  16. Tetti verdi
  17. Pareti verdi
  18. Facciate verdi
  19. Giardini in facciata
  20. Giardini della pioggia
  21. Canali drenanti vegetati
  22. Barriere verdi
  23. Bacini di ritenzione
  24. Bacini di infiltrazione
  25. Cinture verdi
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Formazione e sostenibilità: la chiave del successo

Per essere davvero efficaci, queste soluzioni richiedono una progettazione e una gestione basate su criteri ecologici. È fondamentale, come spiega Salvatori, usare specie della flora locale, a basso potere allergenico e applicare il principio de “l’albero giusto al posto giusto”. Per questo, il progetto prevede anche la formazione di amministratori locali e la promozione di nuovi green job legati alla rigenerazione urbana.

Questi sforzi si inseriscono nel quadro della nuova Legge europea per il Ripristino della Natura, che mira ad aumentare la copertura arborea in ogni città europea fino ad almeno il 10% entro il 2030.

In conclusione, integrare la natura nelle nostre città non è più solo una scelta estetica, ma una necessità strategica per combattere il cambiamento climatico, migliorare la salute pubblica e costruire un futuro urbano più resiliente e sostenibile per tutti.

Fonte: comunicato stampa

E-cology.it