In un’epoca in cui si discute ampiamente di sostenibilità e recupero delle tradizioni, emergono iniziative che fondono in modo sorprendente creatività, ecologia e spirito comunitario. Una di queste, che ha già catturato l’attenzione lo scorso anno, è il censimento nazionale degli alberi di Natale realizzati a uncinetto. Lontano dalla logica del consumo di massa, questo progetto mette in luce un’Italia operosa e creativa, capace di trasformare un filo di lana in un simbolo di festa e di aggregazione. Promossa dalla rete pibinko.org, l’iniziativa si appresta a vivere la sua seconda edizione, promettendo di arricchire ulteriormente la mappa di un patrimonio culturale, fino a ora, poco documentato. Un’occasione per riscoprire il valore dei “lavori civici” e dell’artigianato come motore di coesione sociale.
Mappare la creatività: la filosofia dietro al censimento
Il censimento degli alberi di Natale a uncinetto è un vero e proprio progetto di “scienza partecipata” che incarna pienamente la filosofia di unirural, il percorso di educazione non-formale curato dalla rete pibinko.org. L’obiettivo è quello di valorizzare le “risorse minori o poco note”, siano esse fisiche, umane o intangibili, che popolano soprattutto le aree rurali e marginali del nostro Paese. Un albero di Natale collettivo, realizzato dalle mani sapienti di una comunità, rappresenta perfettamente questa categoria di risorsa: un’opera d’arte effimera che racchiude in sé tradizione, abilità manuale, ore di lavoro condiviso e un forte senso di appartenenza. Mappare questi manufatti significa quindi tracciare le coordinate di un’Italia attiva e solidale, che trova nell’artigianato uno strumento per riappropriarsi degli spazi pubblici e rafforzare i legami interpersonali.
Il successo della prima edizione 2024-2025
Il successo riscosso dalla prima edizione del censimento, svoltasi durante le festività natalizie 2024-2025, ha dimostrato quanto fosse necessaria un’operazione di questo tipo. L’iniziativa ha svelato diversi progetti sparsi su tutto il territorio nazionale. La sintesi del progetto ha evidenziato la qualità e la diversità delle creazioni: alberi monumentali che hanno richiesto la collaborazione di decine di persone, installazioni che hanno riqualificato piazze e giardini, e storie di comunità che, attraverso l’uncinetto, hanno trovato un nuovo modo di stare insieme. Questa prima mappatura ha confermato che l’artigianato può essere un potente veicolo di narrazione territoriale, capace di raccontare l’identità di un luogo in modo più efficace di molte altre forme di comunicazione.

Come partecipare al censimento 2025-2026
Sulla scia dell’entusiasmo generato, la rete pibinko.org ha lanciato ufficialmente il secondo censimento nazionale. La chiamata è rivolta a chiunque, da Nord a Sud, si imbatta in una di queste magnifiche creazioni. La procedura per contribuire è estremamente semplice e accessibile a tutti: è sufficiente inviare una segnalazione, corredata possibilmente da una foto e dalla localizzazione precisa dell’albero, all’indirizzo email micalosapevo@pibinko.org oppure tramite messaggio al numero 3317539228. Sono benvenute sia le conferme di alberi già censiti nel 2024, per verificarne la continuità, sia le segnalazioni di nuove installazioni o di quelle sfuggite al primo monitoraggio. L’obiettivo è rendere la mappa ancora più completa e dettagliata, creando un archivio prezioso e in continuo aggiornamento. I dati raccolti confluiranno nell’atlante partecipativo dei lavori civici, consultabile sul portale mappare.org.
Non solo uncinetto: crediti formativi e valore della partecipazione
Partecipare al censimento non significa solo contribuire a un progetto culturale, ma anche entrare a far parte di un ecosistema educativo innovativo. Ogni segnalazione valida, infatti, dà diritto all’acquisizione di 1 credito formativo unirural. Questi crediti, spesso riconoscibili anche da scuole, università e ordini professionali, sono la “moneta” del percorso di educazione non-formale di unirural, che si basa sulla condivisione di esperienze pratiche e sulla valorizzazione di saperi non convenzionali. Segnalare un albero a uncinetto diventa così un’azione che genera valore tangibile per il partecipante, incentivando un’osservazione più attenta del proprio territorio e premiando la curiosità. È un modo per “investire tempo in buona compagnia“, come recita la filosofia del progetto, e per riscoprire aspetti inediti del mondo che ci circonda, magari a poche centinaia di metri da casa.
Un filo che unisce l’Italia: il futuro dell’atlante partecipativo
I dati raccolti in questa seconda edizione andranno ad arricchire l’atlante su mappare.org, la sezione cartografica di unirural. Questo strumento non è una semplice mappa, ma un archivio vivente di “lavori civici“, un luogo virtuale dove la creatività e l’impegno delle comunità diventano patrimonio collettivo. L’ambizione è quella di creare una narrazione corale dell’Italia, unita da un filo – in questo caso, letteralmente un filo di lana – che attraversa borghi e città, mettendo in connessione esperienze e persone. I risultati finali del secondo censimento saranno resi pubblici nel mese di gennaio 2026, offrendo una nuova, affascinante fotografia dell’ingegno artigianale italiano. L’invito, quindi, è a guardarsi intorno con occhi nuovi durante le prossime festività: dietro a un colorato albero a uncinetto potrebbe nascondersi una storia di comunità pronta per essere raccontata e mappata.
Fonte: comunicato stampa


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