Fino al 3 maggio 2026 al Forte di Bard (Aosta) sarà visitabile la mostra Una finestra sull’Artico, che presenta il lavoro realizzato dal fotografo naturalista Stefano Unterthiner tra il 2018 e il 2025 nelle remote isole Svalbard (Norvegia), le terre abitate più a nord del pianeta. Il suo lavoro è in grado di immortalare i cambiamenti della natura, celebrandone al contempo la bellezza e la fragilità.
Partner storico delle iniziative di Stefano Unterthiner è l’azienda Epson, che si conferma ancora una volta al fianco del fotografo italiano in questo importante lavoro. La collaborazione tra l’azienda e Unterthiner prosegue da anni, unita dalla condivisione dei valori di eccellenza nella stampa fotografica e di attenzione costante per l’ambiente: anche nel progetto delle Svalbard, Epson ha messo a disposizione la propria tecnologia, garantendo la riproduzione fedele e di altissima qualità delle immagini esposte.
Stampare bene per valorizzare tutto il lavoro, la passione e i sacrifici fatti fino a quel momento
Per ottenere risultati che esaltano la forza dei soggetti e la profondità dei paesaggi artici, Unterthiner utilizza nella sua Little Wild Gallery, al Forte di Bard, stampante, inchiostri e carte fotografiche Epson, strumenti affidabili che garantiscono la massima qualità e durata nel tempo. Inoltre, Unterthiner è un fotografo certificato Digigraphie by Epson, una tecnologia che permette all’artista di avere il controllo della propria produzione artistica e rappresenta un’ulteriore tutela per chi acquista le opere e vuole quindi essere sicuro del loro valore, oltre che della durata nel tempo.

Una finestra sull’Artico unisce l’arte fotografica con la passione e il rispetto per l’ambiente
La mostra raccoglie sessanta fotografie distribuite in nove sezioni che raccontano l’Artico e la sua fauna nelle diverse stagioni: orsi polari, renne, sterne, fulmari. Un Emozionante e potente viaggio per immagini attraverso le Svalbard, una delle regioni più fragili del pianeta, dove il riscaldamento globale si manifesta più rapidamente e in modo drammatico: qui il lavoro di Stefano diventa un’importante testimonianza visiva e scientifica.
La forte attenzione ambientale di Epson trova riscontro nel percorso di Unterthiner: l’azienda infatti investe da sempre nella riduzione dell’impatto ambientale della propria attività e dei propri prodotti, sviluppando soluzioni di stampa a bassi consumi energetici. L’impegno condiviso tra artista e partner tecnico si traduce in una serie di immagini che uniscono bellezza, precisione tecnica e sensibilità verso il rispetto del nostro pianeta.
Completano la mostra i ritratti in bianco e nero dei residenti di Longyearbyen, la città principale e più popolosa dell’arcipelago delle Svalbard; le testimonianze sulle percezioni dei cambiamenti climatici; le climate stripes, rappresentazione grafica che mostra in modo intuitivo e immediato l’andamento delle temperature medie nel corso degli anni, evidenziando il riscaldamento globale; oltre a un documentario prodotto da Rai3.

“La stampa fine art – ha spiegato Unterthiner – è per me parte integrante del processo fotografico, non un semplice passaggio finale. Dopo il lavoro sul campo, che questa volta è stato di anni, la post-produzione e la gestione del colore diventano strumenti per tradurre con rigore la mia visione. Per questo stampo personalmente le mie fotografie: gestire ogni fase, mi permette di ottenere una coerenza cromatica e una qualità del dettaglio che rispecchiano fedelmente l’esperienza vissuta al momento dello scatto.”
“Da sempre collaboriamo con Stefano, che è anche stato l’autore del Calendario Epson 2013 “Equilibri naturali”, e con alcuni dei più grandi fotografi – ha dichiarato Renato Sangalli, Head of Sales C&I di Epson Italia – condividendo con loro la ricerca dell’eccellenza nella riproduzione dell’immagine. Questo dialogo continuo ci ha permesso di sviluppare tecnologie di stampa, inchiostri e carte capaci di restituire tutta la profondità e l’accuratezza del lavoro originale.”
Ghiacciai e riscaldamento globale: come la loro scomparsa sta cambiando il pianeta
Fonte: comunicato stampa


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