5 curiosità sulla personalità delle api che forse non sai + 1 libro da leggere

curiosità api

Le api, nonostante la loro piccola taglia, svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema. Questi instancabili impollinatori sono responsabili della sopravvivenza di fiori e piante, influenzando direttamente la produzione di cibo a livello mondiale. Tuttavia, quanto ne sappiamo realmente? Le api possono provare emozioni, sognare o addirittura amare? Stephen Buchmann, nel suo libro “La personalità dell’ape”, ci guida in un viaggio affascinante attraverso la complessa vita di questi esseri viventi, rivelando aspetti sorprendenti del loro comportamento e della loro intelligenza.

Di cosa parla il nuovo libro dell’entomologo Stephen Buchmann

Con l’arrivo della primavera, chi ama l’ambiente torna a parlare dell’importanza delle api per la sopravvivenza della vita sulla Terra. Senza di loro, infatti, il mondo sarebbe ben diverso, e dovremmo dire addio a fiori, piante e gran parte del cibo che consumiamo quotidianamente. Per essere animali tanto speciali, però, sappiamo veramente poco su di loro. Ci sono domande, per esempio, che non abbiamo mai pensato di porci: le api possono provare emozioni? Sono in grado di sognare o di ricordare? Come si innamorano? Come parlano tra di loro?
A rispondere a domande difficili come queste è Stephen Buchmann, entomologo di fama internazionale e docente presso il Dipartimento di Entomologia, Ecologia e Biologia evolutiva dell’Università dell’Arizona. Nel suo ultimo libro, La personalità dell’ape. Pensieri, ricordi, emozioni edito da Edizioni Ambiente, parla di api come non è mai stato fatto prima, svelando aspetti della personalità degli impollinatori e meraviglie comportamentali che non avremmo mai immaginato.

come le api possono scoprire la qualità dell'aria- foto Pexels.

Le api possono provare emozioni e hanno una coscienza?

1) Le api hanno una coscienza, ricordano e probabilmente provano emozioni Contrariamente a quello che molti pensano, le api sono insetti senzienti e perfettamente autoconsapevoli. Hanno straordinarie capacità mentali, sono in grado di ricordare, di contare, di risolvere problemi, di imparare dai loro errori e addirittura di fare progetti per il futuro. Hanno una forma primitiva di coscienza e molto probabilmente sono in grado sia di sognare che di provare emozioni e sensazioni come il dolore e la sofferenza (come ci ricorda Stephen Buchamnn, grazie a questo genere di studi sulle api si stanno facendo passi avanti sul riconoscimento della senzienza in alcuni animali, aspetto fondamentale per tutelarli legalmente).

2) Le api vedono a colori?

Le api hanno una vista tricromatica simile alla nostra e vedono il mondo in tre colori primari.
Mentre per noi umani i colori primari sono il rosso magenta, il giallo e il blu ciano, per le api sono il giallo, l’azzurro e l’ultravioletto. Questo perché la loro vista è spostata verso lunghezze d’onda più corte, oltre il blu e il violetto e verso l’ultravioletto, rendendole capaci di intercettare una parte dello spettro che per noi è invisibile senza l’utilizzo di fotocamere e filtri. Come dice Buchmann, le api riescono a guardare letteralmente oltre l’arcobaleno, riuscendo a vedere quello che è invisibile ai nostri occhi.

3) Sapevi che il maschio delle api si fa imbrogliare dalle orchidee?

E si può definire un vero e proprio “inganno sessuale”. Nel corso di milioni di anni, una tipologia di orchidea detta Ophrys (nota anche come “orchidea delle api”) si è evoluta fino a modificare la forma del suo petalo centrale per assomigliare a un’ape femmina. La punta del fiore imita l’addome femminile ed è ricoperto di peli luccicanti come quello di una vera ape. Proprio come una femme fatale, questa seducente orchidea conquista un fuco dopo l’altro per aumentare le proprie possibilità di impollinazione e fertilizzazione.

4) L’ape è una madre single

Le api sociali che vivono in grandi colonie sono l’eccezione, non la regola. Secondo Buchmann, infatti, la vita dell’ape comune può essere descritta come quella di una madre single, sempre indaffarata e con una famiglia da sfamare con le sue sole forze. Mamma ape vive in un piccolo appartamento sotto terra, non riceve aiuto dal suo compagno (che non c’è più da un po’ di tempo) né dalle sue sorelle o da altri parenti. Ogni mattina va a lavoro per raccogliere nettare e polline dai fiori, con cui poi, una volta tornata a casa, impasterà il “pane” (il pane d’api) per sfamare i figli ancora nella culla.

5) Se ti muovi rapidamente, l’ape ti vede meglio

Se le api potessero andare al cinema e accomodarsi per guardare un film con noi, vedrebbero solo la proiezione di immagini statiche una dopo l’altra. Per essere visti in modo continuativo dall’occhio
umano, i filmati cinematografici vengono proiettati a una velocità di 24 fotogrammi al secondo. Per
renderli visibili anche alle api, bisognerebbe accelerare la proiezione da 24 a circa 200-250
fotogrammi al secondo. Gli occhi di questi insetti, infatti, vedono meglio ciò che si muove
rapidamente.
Adesso sapete perché quando cercate di scacciare un’ape può evitarvi con facilità. Chiunque viene preso dal panico quando un’ape si avvicina e si mette a muovere freneticamente le braccia diventa un obiettivo facile per una possibile puntura. Ecco perché gli apicoltori si muovono lentamente e con cautela per evitare di creare agitazione ed essere punti.
Di queste e altre curiosità sull’universo misterioso delle api parla La personalità dell’ape di Stephen Buchmann, novità della collana Connessioni di Edizioni Ambiente, già in libreria.

Di che cosa parla La personalità dell’ape di Stephen Buchmann

La personalità dell’ape di Buchmann. Libro Edizioni ambiente 2024

Quando sentite il ronzio di un’ape, non fatevi prendere dal panico: vi trovate di fronte a una creatura pacifica e straordinaria, da cui possiamo imparare molto. Le api vedono e interpretano la realtà in modo unico, riuscendo a decodificare certi schemi complessi invisibili ai nostri occhi.

Pur avendo un cervello minuscolo, con solo un milione di neuroni rispetto ai 100 miliardi degli esseri umani, questi insetti sono in grado di orientarsi, apprendere, comunicare, ricordare e addirittura sognare. Creano mappe olfattive tridimensionali dell’ambiente, individuano punti di riferimento visivi, trasmettono istruzioni danzando e lasciano tracce elettrostatiche sui fiori per guidare le compagne di alveare. Il tutto in un sistema intricato ma perfetto, che tiene in vita il mondo.

Con La personalità dell’ape, Stephen Buchmann ci trasporta in un universo alieno, guidandoci attraverso i misteriosi percorsi delle api, svelandoci i pensieri, la capacità di ricordare e le emozioni dietro quel loro operato instancabile e prezioso. Un viaggio sul campo e nei laboratori di noti biologi che hanno trascorso la loro intera carriera a porsi domande che mai nessuno ha pensato di porre. Le api provano dolore? Emozioni? Sono autoconsapevoli?

Fra curiosità e meraviglie, il racconto appassionato e sempre scientificamente accurato di Buchmann vi conquisterà, facendovi mettere in discussione ciò che pensavate di sapere su questi insetti incredibili. Un gentile promemoria su un mondo più complesso di quanto i nostri sensi riescano a dirci.

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