Biolaghi tutta la sostenibilità dell’acqua

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Biolaghi: cosa si intende?

Si chiamano biolaghi. O, ancora, ecolaghi, biopiscine o piscine naturali. Quale che sia il termine utilizzato, lo spirito non cambia: si tratta di specchi d’acqua artificiali studiati e messi a punto al fine di riprodurre il processo biologico di fitodepurazione. Biolaghi e piscine naturali sono quindi, a tutti gli effetti, organismi vitali e autonomi alla stregua di un laghetto di montagna: acqua pura e limpida in assenza di agenti chimici.

Quale biolago?

Esistono diverse tipologie di ecolago:
Balneabile: grazie alla fitodepurazione, la balneabilità è garantita anche a chi soffre di ipersensibilità cutanea o patologie analoghe; l’acqua non è ferma, tanto meno ristagnante grazie ad apposite pompe meccaniche, mentre le piante sviluppano sostanze antibiotiche e agevolano la proliferazione di flora batterica positiva.
Ornamentale: è l’oasi degli amanti del giardino e del giardinaggio. L’acqua è limpida e pulita, tuttavia non balneabile: le finalità di un biolago ornamentale sono infatti estetiche, senza che ciò stravolga gli obiettivi di salvaguardia e valorizzazione della biodiversità del territorio.
– Ci sono poi bacini d’acqua e invasi destinati a scopi quali irrigazione, operazioni antincendio, innevamento artificiale, oppure a uso industriale o civile (o utilizzati come ostacoli d’acqua nei campi da golf) che prevedono a loro volta l’impiego di piante acquatiche in grado di fungere da filtro biologico.

La piscina naturale

I principi della biopiscina sono i medesimi dell’ecolago. In una piscina naturale – assimilabile a un biolago balneabile – la qualità dell’acqua è assicurata dalla filtrazione naturale delle piante, separate dal bacino balneabile grazie a sapienti ed eleganti soluzioni di design. Un tuffo in una piscina naturale mette al riparo da secchezza della pelle o da bruciori e arrossamento degli occhi causati da cloro e agenti chimici, e consente invece di beneficiare, anche dopo ore dal bagno, di rinnovata morbidezza di pelle e capelli. Per tali motivi ecolaghi e biopiscine rappresentano una scelta consapevole per Amministrazioni o gestori di impianti pubblici, nonché una possibilità per chi già disponga di una piscina e voglia trasformarla in piscina naturale.

L’associazione Biolaghetto Italia onlus

Alla fine del 2013 si è costituita ufficialmente l’associazione Biolaghetto Italia onlus a opera di cinque imprenditori italiani attivi nel settore. La fondazione di un’associazione ad hoc non è un mero passaggio formale, bensì la convalida di un percorso più che decennale votato alla ricerca, all’approfondimento, al confronto e, in particolare, alla trasmissione di una nuova sostenibilità vista non soltanto in chiave conservativa ma pure in ottica propositiva, focalizzata sulla tutela in prima persona del territorio e della biodiversità.
I fondatori sono Adriano Grechi (Grechi Giardini Srl, Brescia), Daniele Marchetti (libero professionista trevigiano, progetto “Biolaghetto”), l’imprenditore bolognese Giovanni Muccinelli (Umor Acqueo Srl), Fausto Barbagli di Arezzo (Ninfee Barbagli Srl e cofondatore di Serendipity Biolaghi Sas) e il modenese Giorgio Ganzerli di Agriverde Sac.

 Il progetto “Biolaghi e giardini”

Dall’associazione Biolaghetto Italia onlus scaturisce il primo progetto italiano consacrato alla diffusione della cultura dei biolaghi e delle biopiscine: Biolaghi e Giardini. Si tratta di un magazine concentrato in via esclusiva su ecolaghi e piscine naturali di cui vengono affrontati tutti gli aspetti e le ricadute: dettagli normativi, benefici per la salute e l’ambiente, difesa e valorizzazione della biodiversità, della flora e della fauna, architettura e design e persino cucina.

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