La primavera è ormai sbocciata e, con l’arrivo dei primi caldi, per milioni di italiani si avvicina il fatidico momento del cambio stagione. Se sei in cerca delle regole d’oro per il cambio di stagione in maniera ecosostenibile, questa guida è perfetta per te!
Cambio di stagione: occasione per fare pulizia nell’armadio
L’occasione è preziosa per fare spazio negli armadi, liberandosi degli abiti che non si indossano più. Ma come trasformare questa incombenza stagionale in una buona azione per il pianeta? Il primo passo per rendere sostenibile il nostro decluttering è fare un inventario dei capi scartati. Quelli in buono stato non andrebbero buttati via: il consiglio è di avviarli a riuso, regalandoli ad associazioni di beneficenza, usandoli come “scusa” per organizzare uno swap party con gli amici o, ancora, mettendoli in vendita. Le occasioni non mancano davvero, sia online che offline.
Nel contesto italiano, la gestione responsabile dei tessuti in disuso è diventata una priorità normativa. A partire dal 1° gennaio 2022, è stato introdotto l’obbligo di differenziare i rifiuti tessili. Questa normativa spinge i cittadini a essere più consapevoli nell’eliminazione dei tessili, e per guidarli in questo processo, il team di Junker ha stilato cinque regole d’oro.
Se cerchi consigli in breve, segui le preziose regole stilate da Junker App per il cambio di stagione:
- Abiti Usati: Buono stato o rovinati, tutti nel cassonetto dedicato.
- Pulizia: No a capi molto sporchi, destinati al secco residuo.
- Accessori: Solo se in buono stato vanno nella differenziata.
- Varietà Tessili: Tovaglie, lenzuola e più, tutti riciclabili.
- Confezionamento: Inserisci tutto in un sacchetto prima del cassonetto.
Cerchi qualche info in più? Eccole in dettaglio.

Cosa si butta nei cassonetti: sia abiti usati in buono stato che rovinati
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i cassonetti per la raccolta dei tessuti non sono riservati solo per capi in buone condizioni. Anche abiti rovinati, che magari hanno subito usura o che presentano difetti come fori o strappi, possono essere depositati per essere avviati al riciclo. Questo contribuisce a ridurre i rifiuti e supporta il ciclo di vita prolungato dei materiali tessili.
I vestiti sporchi non vanno nella raccolta del tessile
La pulizia dei capi è un aspetto fondamentale per la loro corretta gestione post-utilizzo. Abiti che sono eccessivamente sporchi, imbrattati da sostanze oleose o altre macchie difficili da rimuovere, non sono adatti per il riuso o il riciclo e devono essere smaltiti attraverso il secco residuo. Si sottolinea l’importanza di una selezione consapevole dei capi da riciclare per non compromettere la qualità del processo di riciclaggio tessile.
Anche gli accessori in buono stato possono essere recuperati
Gli accessori richiedono un’attenzione particolare. A differenza dei capi di abbigliamento, gli accessori come scarpe, cinture, marsupi e borse non possono essere facilmente riciclati se danneggiati. Pertanto, per garantire che possano trovare una seconda vita attraverso il riuso, è essenziale che vengano conferiti solo se in buono stato di conservazione.
Non solo vestiti: i tessili sono tantissimi
La varietà di articoli tessili che possono essere riciclati è sorprendentemente ampia. Non si tratta solo di abiti, ma anche di tovaglie, asciugamani, tende, lenzuola e molto altro. Questi oggetti, una volta giunti a fine vita, possono e devono essere inseriti nei cassonetti della raccolta tessili, ampliando il raggio d’azione del riciclo e contribuendo a una riduzione significativa del volume dei rifiuti.

Vestiti, tovaglie ecc. non si buttano senza sacchetto
Infine, è importante sottolineare il corretto modo di conferire gli articoli tessili nei cassonetti dedicati. I capi, sia di abbigliamento che di casa, non devono essere lasciati sfusi, ma inseriti all’interno di un sacchetto. Questo passaggio è cruciale per mantenere la pulizia all’interno dei cassonetti, evitare la dispersione dei tessili e facilitare le operazioni di raccolta e di separazione dei materiali.
Il futuro non è più quello di una volta e serve che ognuno faccia la propria parte, anche nel cambio di stagione dell’armadio
In questo contesto, oltre 100 Comuni hanno adottato la Bacheca del riuso presente sull’innovativa app per la raccolta differenziata e l’economia circolare Junker. Attraverso questa Bacheca, che funge da collettore per iniziative di riuso locali, gli utenti possono facilmente proporre ai propri concittadini capi di abbigliamento che non vengono più indossati, semplicemente postando un annuncio dalla comodità del proprio smartphone. Questa vetrina virtuale, sostenuta dalle amministrazioni comunali e accessibile a tutti i residenti, offre l’opportunità di effettuare scambi in un’ottica di prossimità, limitando gli spostamenti a pochi chilometri. Il risultato è una significativa riduzione dei costi e delle emissioni che si avrebbero con le spedizioni tradizionali, promuovendo un’economia circolare e un impatto ambientale ridotto.
Il rispetto di queste semplici regole non solo è un dovere civico in risposta a una normativa ambientale più stringente, ma rappresenta anche un impegno concreto per ogni individuo che desidera contribuire attivamente a un futuro più sostenibile. Attraverso azioni quotidiane, come quelle consigliate da Junker, possiamo tutti avere un impatto positivo sull’ambiente. Scegliere di riusare, riciclare e adottare comportamenti eco-sostenibili è un passo fondamentale verso la creazione di un circolo virtuoso che beneficia non solo l’ambiente ma anche le comunità, promuovendo stili di vita più verdi e consapevoli.
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