Casa Zero Energy edifici autosufficienti dal punto di vista energetico

edifici autosufficienti

Edifici autosufficienti dal punto di vista energetico per una maggiore tutela ambientale

In un’ottica di sostenibilità e tutela ambientale, l’edilizia moderna dà vita a edifici autosufficienti dal punto di vista energetico, chiamati, proprio per questo, case a energia zero. Le società che si occupano di questo genere di costruzioni sono diverse, a dimostrazione di quanto la bioedilizia stia prendendo piede nel nostro paese ponendosi, seppur più lentamente, agli stessi livelli delle altre nazioni europee.

Il modello Casa Zero Energy: come creare edifici autosufficienti dal punto di vista energetico

Un esempio interessante da tenere in considerazione per comprendere nel dettaglio in cosa consiste una casa a energia zero, è il prototipo messo in opera dal Laboratorio di Progettazione edilizia del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università di Trento in collaborazione con il Gruppo Polo Le Ville Plus.
Il modello, chiamato Casa Zero Energy, sfrutta a pieno tutte le fonti rinnovabili a disposizione, divenendo, così, un luogo dove si concretizza un’interazione ideale tra l’uomo e la natura, portati a vivere in reciproca sintonia.

Tutto parte dai materiali utilizzati per gli interni e gli esterni della struttura. Finiture, colori, arredi sono ecosostenibili. Il ferro delle ante, infatti, deriva dal riciclo di rottami e i pavimenti sono ottenuti da pigmenti naturali.

Dal punto di vista dell’autosufficienza energetica i sistemi di cui è dotato il prototipo si compongono di:
collettori solari o pannelli solari termici: l’energia solare dopo essere stata assorbita da un pannello per mezzo di uno scambiatore, viene raccolta in un serbatoio. Questo impianto è sperimentale ed è usato insieme a quello fotovoltaico tradizionale;
impianto fotovoltaico: la radiazione solare è trasformata in energia elettrica tramite celle fotovoltaiche;
riscaldamento mediante pannelli radianti a pavimento: tale apparecchiatura è pensata per attivarsi con acque a basse temperature, dunque, entrando in funzione in un arco di tempo più rapido permette un buon risparmio energetico.

A questi sistemi, detti “attivi”, si aggiungono quelli “passivi“, ossia:
serra solare: è un’area delimitata da una serie di ampie vetrate, studiata per aumentare la quantità di energia solare raccolta nell’abitazione;
ventilazione naturale: l’aria è cambiata costantemente grazie alle finestre montate a nord e a sud che ne favoriscono la circolazione;
sistema di schermatura: si tratta semplicemente di tapparelle e sistemi a glisser di metallo necessari per tenere sotto controllo la quantità di radiazione solare penetrata nella struttura.

Grande importanza ricopre, inoltre, l’impianto geotermico. Grazie ad esso l’energia termica può passare, mediante pompa di calore, da un ambiente più caldo a uno più freddo. Tale sistema serve anche per raffrescare le stanze.

Se volessimo costruire questo genere di edificio possiamo rivolgerci a qualsiasi società che ne prevede la realizzazione. Tuttavia, in caso si desiderasse solo dotare la propria abitazione dell’impianto fotovoltaico approfittando degli incentivi, le offerte presenti sul mercato sono numerose e le possibilità di ottenere un rientro economico reali. Qui, sono disponibili tutte le informazioni del caso.
Scegliere di vivere in una casa a energia zero o di convertire parte di essa alle rinnovabili è la chiave del nostro futuro.

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