Distributore automatico di auto elettriche

distributore automatico di auto elettriche kandi

Di distributori automatici ne ho visti di tanti tipi, da quelli banali per le sigarette a cose più esotiche come quelli che erogano ombrelli, apparecchi elettronici o lingotti d’oro. Però devo ammettere che un distributore automatico di auto elettriche ancora non mi era mai capitato. A colmare questa imperdonabile lacuna ci pensa la Cina.

In un paese dove l’inquinamento è all’ordine del giorno, con picchi di smog nelle città più grandi che fanno tremare i polsi solo a leggerne i valori, l’enorme popolazione comporta anche un elevatissimo uso di veicoli a motore, da cui una gran parte delle emissioni nocive nell’atmosfera.

Gli sforzi per rendere la situazione meno disperata sono ovviamente in atto e, per cercare di invogliare i cinesi a utilizzare dei mezzi elettrici invece che a benzina, ecco qui la proposta del produttore locale di auto, Kandi.

Questo edificio-distributore si chiama Kandi Machine (che gioca sull’assonanza con candy machine, il distributore automatico per le caramelle) e si trova nella città di Hangzhou. Il suo funzionamento è come quello di una macchinetta per le sigarette: si arriva all’edificio, si inserisce la carta di credito ed esce fuori un’auto, uno dei 120 modelli di Kandi a emissioni zero parcheggiate all’interno.

L’auto, simile a una nostrana Panda, ha un’autonomia dichiarata di 120 km con una carica e il costo orario per il noleggio di questa vettura è di circa 2,5 €.

Ciò che ha in mente Kandi è di sviluppare una rete di 500 distributori-garage nei prossimi quattro anni, un piano sicuramente ambizioso ma, come dicevamo prima, con gli sforzi che stanno facendo in Cina per introdurre almeno 2 milioni di veicoli elettrici su strada entro il 2020 grazie a finanziamenti per 48 miliardi di euro, la cosa non sembra totalmente irrealizzabile.

Il prossimo passo invece sarà in mano al governo Cinese, che dovrà garantire delle sorgenti energetiche più pulite per l’elettricità di cui si nutriranno queste vetture, quindi più energie rinnovabili, gas naturale e l’utilizzo del nucleare al posto delle centrali a carbone. Vedremo se sarà così.

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