Gli effetti devastanti del turismo spaziale

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Turismo Spaziale: viaggi intergalattici per super ricchi

Si parla da qualche tempo di turismo spaziale, con cifre astronomiche pari alle emozioni che verranno assicurate ai pochi fortunati che se lo potranno permettere. Tali viaggi non sono ormai più fantascienza ma una vera e propria realtà per il futuro dal momento che la Virgin Galactic, azienda di proprietà del multimiliardario imprenditore britannico Richard Branson, fondatore anche della Virgin Records, ha collaudato in California il veicolo spaziale denominato ‘SpaceShipTwo’, che sarà utilizzato per il trasporto di turisti in orbita. Durante i test la navicella è sempre rimasta agganciata al veicolo-madre che nei futuri viaggi turistici spaziali, avrà il compito di traghettare ‘SpaceShipTwo’ nel cosmo.

Come abbiamo detto però al momento servono cifre davvero “rilevanti” per permettersi un soggiorno nello spazio ( l’americano Tito Dennis o l’americana di origini iraniane Anousheh Ansari, sono stati i primi turisti spaziali) anche se non è escluso che nel futuro (lontano di certo!) possa presentarsi una situazione simile a quella verificatasi con i voli di linea negli ultimi anni (il caso Ryanair & Co. insegnano). Del resto è già stato progettato anche il primo albergo spaziale, chiamato Galactic Suite Space Resort, che dovrebbe vedere arrivare i primi clienti addirittura fin da fine 2012.

Turismo Spaziale: in cosa consiste

turismo spaziale ricchiPer quella data dovrebbe già essere pienamente operativa la prima capsula, che orbiterà a 450 Km dalla Terra viaggiando a 30.000 Km/h, con la possibilità di ospitare a bordo 4 ospiti e 2 astronauti-piloti. Gli ospiti dell’hotel spaziale potranno trascorrere 3 notti nello spazio, alla cifra esorbitante di 3 milioni di euro, osservando il sole che sorge per 15 volte al giorno e girare attorno al mondo ogni 80 minuti. La quota includerà un corso di addestramento di 8 settimane su un’isola tropicale per i clienti, che a bordo dell’hotel spaziale dovranno utilizzare tute spaziali in velcro che consentiranno loro di muoversi nelle stanze-capsule aderendo alle pareti in stile Spider-Man.

La capsula-albergo sarà raggiungibile dalla Terra con un viaggio di 1 giorno e mezzo e sembra che ci sia grande interesse verso il turismo spaziale, visto che sembra che almeno 43 clienti abbiano già prenotato il proprio viaggio e che almeno 200 persone abbiano mostrato interesse per questo soggiorno galattico. Il Galactic Suite Space Resort è il primo passo verso l’apertura di un genere di turismo che in futuro diverrà comune: a questo proposito ha già visto la luce Spaceport America, il primo impianto costruito specificamente per clienti commerciali nello spazio, realizzato nel New Mexico.

Turismo Spaziale: gli effetti sull’inquinamento

Detto questo, per fare il punto della situazione sui futuri sviluppi del turismo spaziale, passiamo a questione che interessano noi di E-cology da vicino, ovvero quale sarà l’impatto sul nostro ambiente di questa nuova forma di turismo? Secondo delle prime stime questo impatto potrebbe essere davvero devastante.

Ad affermarlo è uno studio specifico sull’argomento, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Geophysical Research Letters”. Niente sconti dunque in termini di sostenibilità ambientale per quanto riguarda i voli spaziali, i quali, se incrementati, potrebbero determinare un ingente aumento delle temperature del nostro pianeta, contribuendo notevolmente al riscaldamento globale.

È stato calcolato che per ogni 1.000 lanci spaziali effettuati la temperatura dei poli aumenterebbero di un grado, il che comporterebbe conseguenze assolutamente disastrose per lo scioglimento dei ghiacci con tutte gli effetti negativi per il clima del nostro pianeta. Misure per contrastarli devono essere assolutamente trovati prima di mettere in campo dei progetti reali di viaggi spaziali.

 

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