Guida all’acquisto del climatizzatore, una scelta consapevole e sostenibile

guida acquisto climatizzatore

Uno dei primi aspetti da prendere in considerazione per la scelta di un climatizzatore è la potenza dell’impianto, che deve essere adatta alle dimensioni dell’ambiente che deve essere raffrescato. Ciò vuol dire tenere conto dei metri quadri del locale: per il calcolo della potenza da ricercare è sufficiente moltiplicarli per 340. Per esempio, nel caso di una stanza di appena 12 metri quadri, basta fare 12 x 340, e ottenere 4.080: quindi, la potenza del climatizzatore che dovrà essere acquistato sarà pari a 4.080 BTU/h.

La potenza, pertanto, è un dato fondamentale da consultare nel momento in cui ci si mette alla ricerca di offerte climatizzatori vantaggiose, ma è opportuno non basarsi unicamente sul numero di metri quadri del locale. Anche il numero di finestre eventualmente presenti nell’ambiente deve essere tenuto in considerazione, così come è indispensabile prestare attenzione alla qualità degli infissi e alla loro capacità isolante. E, ancora, si deve pensare all’esposizione al sole: una stanza che riceve direttamente i raggi del sole a mezzogiorno sarà più calda, e quindi avrà bisogno di essere climatizzata di più, rispetto a una esposta a ovest, con il sole meno caldo del tardo pomeriggio. Un ultimo criterio su cui basarsi, poi, è l’altezza del soffitto: come noto, più è alto e più il calore tende a disperdersi.

La silenziosità

Al di là della potenza, tra i fattori che devono indurre a scegliere un climatizzatore c’è anche la sua silenziosità. Un impianto rumoroso non solo è fastidioso dal punto di vista del comfort acustico di chi vive in appartamento, ma rischia di essere anche fonte di litigi e di incomprensioni con i vicini di casa. A seconda della destinazione, occorre essere in grado di leggere con la massima attenzione le etichette, anche se è pur vero che gli impianti più recenti, di ultima generazione, sono piuttosto silenziosi rispetto a quelli del passato. Per verificare la rumorosità si deve fare riferimento ai decibel, indicati con la sigla “db”. Un tempo la classificazione riguardava la pressione sonora e non la potenza sonora: ecco perché con i climatizzatori meno recenti si rischia di fare confusione. Certo è che non basta sapere quanti decibel vengono prodotti se non si ha un altro parametro di riferimento: per avere un’idea, il rumore prodotto tra le foglie dal vento corrisponde a circa 55 decibel.

Inverter sì o no?

Scegliendo un climatizzatore, si deve anche valutare se optare per un modello dotato o meno di inverter. Gli esperti raccomandano di evitare i climatizzatori vecchi del tipo ON OFF, dal momento che rischiano di generare bollette molto salate poiché non sono in grado di gestire la temperatura in maniera ottimizzata. Gli apparecchi più vecchi, insomma, presuppongono un numero elevato di accensioni e di spegnimenti: un inconveniente che non si presenta nel caso dei climatizzatori che sono equipaggiati con la tecnologia inverter, attraverso la quale è possibile regolare in maniera automatica e ogni volta che se ne ha la necessità non solo la velocità di funzionamento, ma anche la potenza dell’impianto.

L’impatto ambientale

Oggi come non mai è importante fare affidamento su soluzioni che garantiscano un impatto ambientale il più possibile ridotto: il contenimento dei consumi è motivato non solo da ragioni etiche ed ecologiche, ma anche e soprattutto da motivi economici. Il climatizzatore, infatti, è un apparecchio energivoro e quindi molto dispendioso: meglio puntare sui modelli più recenti, che sono anche i più efficienti. Il controllo dei consumi può avvenire attraverso una tecnologia di purificazione dei filtri ad hoc, ma anche tramite la tecnologia, che permette – per esempio – di gestire gli impianti da remoto: è sufficiente scaricare la relativa applicazione sul proprio smartphone per programmare le accensioni e gli spegnimenti, così da minimizzare i consumi.

E-cology.it