Proteggere i cavallucci marini: al via al progetto che unisce il mare di Taranto all’acquario di Genova

Per salvare i cavallucci marini dall’estinzione, sono necessarie protezioni più severe dell’habitat, regolamentazioni della pesca più rigide e il controllo del commercio illegale. Fondamentale oggi il lavoro di salvaguardia ma anche di ricerca. Se non agiamo ora, molte specie di cavallucci marini potrebbero scomparire nei prossimi decenni, estinguendosi per sempre dal nostro pianeta. Per questo condividiamo con voi la seguente notizia che parte da Taranto e arriva fino a Genova passando per Bari, che racconta un progetto di salvaguardia di queste magnifiche creature preistoriche.

Acquario di Genova, Comune di Taranto, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Università degli Studi di Bari danno il via a un importante progetto di conservazione dei cavallucci marini del Parco Naturale Regionale “Mar Piccolo” di Taranto.

Il Mar Piccolo di Taranto è un bacino costiero che ospitava una delle più grandi popolazioni di cavallucci marini del Mar Mediterraneo ma, dal 2016 ha registrato una diminuzione della loro densità di circa il 90%.

Il nuovo progetto di conservazione prende il via dal più ampio progetto di valorizzazione del parco del Mar Piccolo e di conservazione della biodiversità intrapreso da anni dal Comune di Taranto. Prevede diverse azioni, tra cui la creazione di aree di tutela presso il parco in modo da proteggere i cavallucci marini nel loro habitat naturale e, in parallelo, la riproduzione in ambiente controllato di alcuni esemplari della specie Hippocampus guttulatus detto anche cavalluccio camuso.

Salvaguardia dei Cavallucci Marini: un progetto per la riproduzione in ambiente controllato nell’Acquario di Genova

La riproduzione in ambiente controllato si svolgerà all’Acquario di Genova, gestito da Costa Edutainment, che ha accolto nelle scorse settimane alcune coppie di cavallucci adulti riproduttori nelle sue vasche curatoriali.

Una volta nati, gli esemplari saranno allevati presso la struttura fino alla taglia di subadulti per essere poi reintrodotti nel Mar Piccolo, luogo di provenienza dei genitori, in aree idonee perimetrate e controllate, dove saranno monitorati per due anni. Queste aree di reintroduzione potranno fungere da serbatoio per il ripopolamento anche delle zone limitrofe.

CNR e Università degli Studi di Bari hanno già svolto analisi genetiche e si occuperanno del monitoraggio delle popolazioni di cavallucci pre e post reinserimento degli esemplari riprodotti, elementi importantissimi per il buon esito del progetto.

Sensibilizzare per proteggere i cavallucci marini

Divulgazione, sensibilizzazione e disseminazione sono parti integranti del progetto. Acquario di Genova sta realizzando una sala dedicata ai cavallucci marini e pesci ago all’interno della quale saranno ospitati anche i cavallucci camusi tarantini affiancati da un approfondimento sul progetto offrendo così l’opportunità di conoscere questi affascianti animali, le cause del loro declino e gli sforzi per la loro conservazione ai numerosi visitatori.

Il progetto verrà inoltre presentato il 3 giugno nell’ambito della manifestazione Slow Fish che si svolge a Genova nell’Area Porto Antico attraverso l’incontro con Cataldo Pierri, docente di zoologia applicata dell’Università di Bari, Laura Castellano, curatrice del settore Mediterraneo dell’Acquario di Genova, Laura di Santo, Assessore all’Ambiente e alla Qualità della Vita del Comune di Taranto, e Marco Dadamo responsabile del progetto per il Comune di Taranto nonché direttore della Riserva Naturale Regionale Orientata “Palude La Vela.

L’appuntamento, con partecipazione libera, si svolgerà alle ore 19 presso lo stand della regione Puglia.

Il progetto di conservazione dei cavallucci marini del Mar Piccolo costituisce un importante esempio di collaborazione tra Istituiti di ricerca e formazione, istituzioni pubbliche e istituzioni private per la tutela e la salvaguardia del patrimonio naturale e della biodiversità.

Fonte: comunicato stampa Acquario di Genova

foto: ph MARCO SPOTO CNR Cavallucci marini Mar Piccolo Taranto

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Qualche informazione in più

I cavallucci marini, pesci affascinanti a rischio di estinzione

I cavallucci marini sono straordinari pesci dall’aspetto curioso che nuotano lentamente tra le praterie di alghe e le barriere coralline in tutti gli oceani. Queste creature marine dall’aspetto preistorico, con corpi a forma di cavallo e code a forma di foglia, sono molto diverse da qualsiasi altro pesce. I cavallucci marini appartengono alla famiglia dei cavallucci, che comprende diverse specie uniche che risalgono a milioni di anni fa (si calcola che si siano evoluti circa 15 milioni di anni fa).

Perché i cavallucci marini oggi sono a rischio

Sfortunatamente, molte specie di cavallucci marini oggi sono a rischio o in pericolo di estinzione a causa di vari fattori. In primo luogo, la perdita di habitat come le praterie di alghe e le barriere coralline a causa dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento sta privando i cavallucci marini del loro prezioso habitat. I cavallucci marini depongono le uova su alghe, coralli e altre piante acquatiche, quindi la scomparsa di queste piante le rende più vulnerabili.

In secondo luogo, la pesca accidentale è una grave minaccia. I cavallucci marini vengono spesso catturati accidentalmente nelle reti da pesca e negli attrezzi da pesca indesiderati come le nasse per aragoste e granchi. Molti muoiono prima di poter essere rilasciati. La pesca eccessiva di alghe e coralli di cui si nutrono i cavallucci marini è un’altra preoccupazione.

Infine, l’acquariofilia e il commercio illegale di animali minacciano alcune specie di cavallucci marini. Sebbene sia illegale prelevare cavallucci marini dalla natura, alcune specie continuano ad essere raccolte per il commercio di acquari e souvenir.

 

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