terraXchange, dove i terreni e gli orticoltori si incontrano

terraxchange

Il nostro paese ha sempre avuto una storia agricola molto importante, dai tempi dei romani fino ai giorni nostri. Terre ideali per clima e posizione geografica, l’agricoltura è stata anche una delle maggiori fonti di sostentamento per milioni di famiglie nel corso dei secoli.

Ora che siamo nel XXI secolo, circondati da tecnologia e cemento, la coltivazione si è probabilmente specializzata e intensificata, ma questo non vuol dire che sia tutto così. In questi ultimi anni si è riscoperto il piacere della piccola produzione domestica, del prodotto a km zero e del biologico e tutto questo può ricevere un aiuto grazie proprio alla tecnologia. Questo è il motivo per cui nasce il progetto terraXchange.

L’idea, partorita da uno studente di agricoltura, è semplice: ho un appezzamento di terra, ma non ci faccio niente. Allo stesso modo c’è qualcuno con una gran voglia di coltivare qualcosa, ma non ha dove poterlo fare. terraXchange mette in contatto queste due realtà e fa sì che entrambi ne traggano benefici. Il primo vede il suo terreno usato e viene retribuito con i frutti del campo, il secondo può coltivare e portarsi a casa ciò che ha faticato a coltivare. Una mezzadria del terzo millennio.

Il sito quindi si propone come intermediario, una piazza virtuale e social dove entrambe le parti possano incontrarsi, mettersi d’accordo e iniziare l’auto-produzione di ortaggi. Una rete di persone o associazioni che si aiutino a vicenda nello sfruttamento di appezzamenti non sfruttati con la voglia (e di questi tempi anche la necessità) di avere qualcosa da mangiare che sia buono e genuino.

Al momento il portale è ancora in fase di realizzazione, ma se volete farvi un’idea ulteriore questo è l’indirizzo: terraxchange.it

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