I vantaggi dell’acquisto di una cucina ecologica

cucina ecologica

I vantaggi dell’acquisto e della realizzazione di una cucina ecologica sono infiniti. In primis e, molto importante, si ridurrà l’impatto ambientale e poi si potrà vivere in un ambiente domestico sicuramente più sano e sicuro anche risparmiando sui consumi e sulle bollette. Scegliere una cucina, gli elettrodomestici, l’illuminazione e altri dettagli eco-friendly non è sempre semplice, ma grazie a questa guida potrai scoprire come fare, i segreti per trovare i modelli giusti e senza rinunciare alla funzionalità ed al design. Inoltre scoprirai anche tanti materiali naturali e biodegradabili.

Come si sceglie una cucina ecologica?

Se ti stai chiedendo come risparmiare energia elettrica in casa e godere di una cucina ecologica la scelta è semplice: prediligere prodotti di ultima generazione. Questi infatti dovrebbero rispondere a determinati requisiti ambientali e di ecocompatibilità per ridurre l’impatto al minimo durante il ciclo produttivo, l’uso e lo smaltimento e garantire ambienti sani e salubri, durevoli e sicuri. Sono diversi i paramenti da valutare per una scelta davvero eco-friendly, che andrà sempre abbinata ad un uso consapevole degli stessi mobili ed elettrodomestici. Affidandosi ad un progettista potrai farti consigliare non solo sulle cucine ideali e a basso impatto, ma anche sulle vernici atossiche e naturali, sui tessuti ideali e su altri complementi riciclati e a bassissimo impatto. In via generale acquistando una cucina completa presso un rivenditore autorizzato, la scelta sarà semplice e si verrà sicuramente diretti verso strutture componibili e salvaspazio realizzate con materie prime ad hoc e smaltibili. Non solo, anche gli elettrodomestici migliori saranno quelli di classe energetica a o superiore per garantire risparmio e basse emissioni. Schematicamente si potrebbero elencare questi criteri di valutazione e scelta:

– il consumo delle materie prime e l’energia impiegata per la loro produzione e lavorazione deve essere basso

– la riciclabilità dei materiali deve avere una percentuale alta

– la durata tecnica ed estetica deve essere anch’essa alta

– l’utilizzo di vernici atossiche con minima emissione di formaldeide

– la presenza di elettrodomestici di classi energetiche alte come la A o superiori.

Fortunatamente sono tanti i brand Made in Italy che realizzano, già da molti anni, cucine complete e comprese di macchinari ed elettrodomestici che garantiscono un reale risparmio. L’unica pecca è che queste strumentazioni e mobili hanno un costo generalmente più elevato e il risparmio lo si può verificare a lungo termine. Un esempio clou è l’installazione delle lampadine led a risparmio energetico: hanno un costo elevato rispetto alle altre ma durano molto di più, si consuma meno e la bolletta è nettamente più conveniente. Infine, è bene anche optare per cucine che rispondano al meglio alle tue esigenze, sia in termini pratici che di spazio. Meglio sempre scegliere l’essenziale e non cedere a mobili o complementi troppo grandi e con accessori che magari non servono e non verranno usati. Per risparmiare energia elettrica in casa e godere di un’abitazione sana ed efficiente è bene optare per mobili ed apparecchi altrettanto ecologici in tutte le altre stanze domestiche e non solo in cucina.

I materiali costruttivi

Per godere di cucine ecologiche è bene prestare attenzione anche ai materiali costruttivi e non solo alla tipologia e qualità, ma anche alla provenienza e alla riciclabilità. In particolare le materie prime riutilizzabili consentono un impiego minimo di energia rispetto ad un tradizionale smaltimento degli stessi. Inoltre si riducono le emissioni dannose per ‘ambiente e per gli esseri viventi e, non meno importante, si limita l’uso e l’estrazione di nuove materie prime. Non è sempre facile capire o ricercare questi dati, ma rivolgendoti ad un produttore o punto vendita conosciuto e, meglio se Made in Italy, potrai avere la quasi certezza del suo impegno a favore dell’ambiente. la maggior parte delle aziende italiane infatti, sono al passo coi tempi anche sotto l’aspetto ecologico e la loro mission è rintracciabile e riscontrabile. Prima di esaminare le classi energetiche è bene soffermarsi anche su uno dei materiali più largamente usati nella costruzione di cucine ecologiche: il legno. Si sconsiglia il legname proveniente da foreste primarie, cioè quelle che per migliaia di anni si sono evolute e hanno proliferato una grande biodiversità, necessarie per il microclima a livello planetario. Deforestare queste aree implica un aumento dell’effetto serra ed una diminuzione di ossigeno puro, oltre alla probabile estinzione di piante e animali. Non solo, accertati anche che il legno usato per realizzare la tua cucina non provenga da foreste in zone radioattive. Le piante infatti assorbendo queste scorie possono trasmetterle e rilasciarle nell’ambiente domestico anche dopo cicli lunghi di trattamenti. Prediligi quindi legname estratto da foreste e parchi creati appositamente per lo scopo, o da aree a riforestazione e rimboschimento controllato. Infine, per godere di una cucina ecologico è fondamentale conoscere anche il grado di emissioni che essa provocherà. Gli elementi che possono emettere sostanze potenzialmente pericolose e tossiche sono moltissimi, primi fra tutti le vernici sintetiche e le colle usate per l’assemblaggio della stessa cucina. Ti consigliamo di scegliere mobili dipinti con vernici all’acqua e collanti che rispettino il grado di emissione consigliato dalla comunità internazionale. Il codice identificativo è segnalato con la sigla “F****”, che sta a sottolineare una bassa emissione di formaldeide.

Fondamentale per la scelta di una cucina ecologica ed ecocompatibile è anche la durata dei materiali costruttivi e degli elettrodomestici. Questi ultimi sono da prediligere con classi energetiche elevate che abbassano i consumi e hanno una garanzia e durata molto buona. Per quanto riguarda invece i materiali del mobilio è indispensabile un occhio di riguardo al loro ciclo di vita. Cioè più una cucina dura nel tempo e minore è il suo impatto sull’ambiente, soprattutto perché il suo smaltimento è rimandato. Per verificare che la durata della cucina ecologica sia elevata devono essere soddisfatti alcuni criteri. Tra questi:

– la resistenza all’umidità

– la resistenza al calore

– la resistenza agli urti e all’usura

– la resistenza agli scollamenti o rigonfiamenti

– la qualità e classe degli elettrodomestici

– la resistenza stessa dei materiali utilizzati.

Accessori che fanno durare di più la cucina ecologica

Abbiamo parlato non solo di materiali ecologici, ma anche della loro durata nel tempo e del loro essere riciclabili. Per godere di una cucina ecologica è bene che tu presti attenzione appunto alla funzionalità ed alla durata di elettrodomestici ma anche del mobilio. Le materie prime sono fondamentali, ma non le sole che possono garantire lunga vita all’arredo. In commercio infatti sono ormai consuetudine gli accessori, le chiusure delle ante, la conformazione dei vani che garantiscono un utilizzo agevole e che dimezzi i segni di usura. Le ante e i cassetti sono ormai quasi tutti dotati della cosiddetta chiusura rallentata o silenziosa. In pratica non è più necessario accompagnare questi fino alla chiusura totale, ma gli utlimi centimetri di corsa saranno rallentati da un apposito sistema che limiterà lo sfregamento, l’usura in genere ed eventuali rotture o dissestamenti e fuoriuscita dalle guide degli stessi cassetti ad esempio. Le guarnizioni vengono preservate più a lungo, le guide meno stressate e tutti i componenti di un’intera cucina dureranno davvero più a lungo e quasi inalterati. Anche alcuni trattamenti antigraffio, tappetini antiscivolo che proteggono il lavandino o che permettono di scolare i piatti mantengono più a lungo i materiali. Rivolgendoti ad un brand all’avanguardia e Made in Italy potrai usufruire di un’infinità di accessori ecologici e che permetteranno lunga vita ai più diversi modelli di cucina. Infine, è sempre bene preservarla usandola nel migliore dei modi, pulendola sempre con cura e con i giusti prodotti per la pulizia, meglio se ecologici e fai da te. La cucina ecologica passa infatti anche dal buon uso che ne farai quotidianamente. Ma come risparmiare energia sfruttando alcuni accessori in cucina? È molto semplice, oltre alle buone abitudini anti-spreco, potrai usufruire di luci a led a risparmio energetico, strisce a led da apporre sotto le mensole, elettrodomestici classe aaa o simili per ridurre i consumi. Come già ripetuto più volte, i marchi più conosciuti sono già conformi a queste norme salva-ambiente e che ti faranno risparmiare anche sulle bollette.

Piano di lavoro ecologico

Un occhio di riguardo va anche verso la scelta del giusto piano di lavoro. Questo ti assicurerà non solo una cucina ecologica e funzionale, ma anche una durata maggiore dell’arredo. In commercio sono tantissimi i brand che propongono piani realizzati con miscele che uniscono resine e materiali altamente tecnologici, più o meno naturali che assicurano grande igiene e sicurezza d’uso, ma anche alta resistenza e durata nel tempo. Alcuni materiali sono creati con polveri di quarzo, che rendono lo stesso piano di lavoro extra forte, resistente agli urti, ai tagli, alle abrasioni, agli agenti chimici, agli acidi, ai batteri e muffe, all’acqua, al calore. Scegliendo un piano realizzato con materie prime di questo tipo non solo si risparmierà sulla manutenzione, ma si contribuirà ad un minore impatto ambientale. Infatti quasi tutti possono essere riciclati fino al 100% e non servono estrazioni dannose per l’ambiente o lavorazioni che implicano un grande dispendio energetico. Al contrario, per realizzare dei piani di lavoro in marmo ad esempio, è necessario sfruttare le cave e non solo compiere opere onerose e ad alta emissione energetica, ma si andrà a danneggiare l’ambiente con queste continue estrazioni. I materiali più tecnologici possono imitare egregiamente l’aspetto estetico dello stesso marmo, del cotto, del legno e l’impatto estetico è considerevole e molto gradevole, al pari dell’uso dei materiali originali. Sono quindi moltissimi i vantaggi di prediligere un piano da lavoro tecnologicamente avanzato e performante e che rispetti l’ambiente. Infine potrai anche ricoprire aree sia molto modeste che molto ampie con questi materiali di nuova generazione. Sono infatti estremamente duttili e ti consentono di personalizzare la tua cucina ecologica in tutti i sensi, senza rinunciare all’ecocompatibilità ed all’estetica. Chiedi al rivenditore della tua cucina cosa può proporti, oppure informati presso i brand che realizzano questi piani: ne resterai più che soddisfatto.

 Quali elettrodomestici scegliere?

Al fine di realizzare cucine ecologiche si consiglia innanzitutto di acquistare solo macchinari che poi userai davvero. Detto ciò ti dovrai orientare tra piccoli e grandi elettrodomestici, ideali per cuocere i cibi e conservarli, per prepararli e per la lavare le stoviglie. Tra i grandi elettrodomestici che dovrai valutare se acquistare troverai: la lavastoviglie, il forno elettrico, il frigorifero, o frigo-congelatore, la cappa di aspirazione e il piano di cottura. Non solo, a seconda dello stile di vita e delle necessità potrai anche inserire in cucina un televisore e la lavatrice. Acquista, come già detto, solo quelli che realmente ti serviranno e che potrai inserire comodamente nello spazio che hai a disposizione. Se avrai difficoltà puoi chiedere una consulenza ad un interior designer. Sul web infatti ci sono veri professionisti che offrono questo servizio a distanza, via mail a prezzi davvero competitivi, ad esempio opta per i tecnici della pagina Facebook Progettazione Online. Anche consultare un comparatore prezzi online imparziale come idealo, sarà sicuramente un primo aiuto per orientarsi in questa categoria e nelle sue fasce di prezzo. Nella tua cucina ecologica non potranno mancare i piccoli elettrodomestici tra cui: il forno a microonde, i robot da cucina, la macchina per il caffè, ecc. In commercio se ne trovano infiniti modelli e dalle funzionalità più disparate. Anche in questo caso scegli bene ciò che ti serve e non acquistare preso solo dall’impulso e dalla curiosità. Gli elettrodomestici da cucina inoltre, si dividono in modelli ad incasso o freestanding. Questi ultimi sono di libera installazione o inseriti in una struttura individuale spostabile a piacere. I modelli ad incasso invece devono necessariamente essere incassati, come dice il nome, nel top della cucina stessa. Questa soluzione permette un impatto visivo più armonioso in quanto il rivestimento della cucina sarà continuo, ma è possibile anche combinare le due tipologie di elettrodomestici. Per esempio potrai scegliere un frigorifero all’americana o di design e lasciarlo a vista, da abbinare ad una lavatrice incassata e a piccoli elettrodomestici freestanding e così via. In questo caso potrai creare un’armonia progettuale del tutto personalizzata e farti guidare anche dalle esigenze spaziali che hai. Anche in questo caso un bravo interior designer potrà studiare una soluzione ad hoc per le tue specifiche esigenze. Non solo, acquistando una cucina ecologica completa presso un rivenditore, potrai usufruire del servizio progettazione in loco, spesso del tutto gratuito. Variabile fondamentale per l’ecocompatibilità della cucina e per il risparmio energetico è la scelta di elettrodomestici di classi energetiche alte: le vedremo nello specifico al seguente capitolo.

Le classi energetiche

Per la tua cucina ecologica è bene comprendere quali siano le classi energetiche degli elettrodomestici. Questo ti consentirà di fare acquisti consapevoli e di risparmiare energia elettrica e denaro. I macchinari a basso consumo sono sempre da preferire, ma potrai anche considerare la possibilità di installare un impianto fotovoltaico o comunque predisporre una fonte domestica di energia rinnovabile. Ecco che come risparmiare energia elettrica in casa risulterà semplice e si potrà godere di agevolazioni fiscali ad hoc. In media si stima che il consumo di energia dato dagli elettrodomestici è pari al 75% del consumo generale, ma come riconoscere un macchinario a basso consumo? Semplice, una speciale etichettatura, nata da una direttiva della UE nel 1992, indica l’efficienza energetica di ogni elettrodomestico e quindi la sua classe di consumo energetico. È sostanzialmente una scala riferita a valori medi europei che identifica la classe energetica d, o anche g, come quelle che consumano di più. Mentre quella da prediligere è la classe energetica aaa, a+, a++, identificata anche sull’etichetta da un sistema di colori: il verde è uguale al minor consumo, il rosso al maggiore. Esistono anche apparecchi di classe energetica a, classe energetica b, altrettanto buona e classe energetica c, già sconsigliata. Su questa etichetta poi, sono citati anche il consumo energetico annuo in kWh e la rumorosità in decibel. Per una casa ecologica la classe energetica è comunque il primo valore da considerare al momento della scelta di ogni elettrodomestico. ma ci sono anche altri accorgimenti riferiti ai singoli apparecchi di uso domestico. Eccone alcuni nel dettaglio che ti permetteranno di risparmiare ancora più energia.

– Frigo e congelatore: oltre a valutare la classe energetica è bene prediligere le tipologie definite tropicale o subtropicale. Si tratta di un’altra scala che identifica la capacità dell’elettrodomestico di lavorare senza cali di prestazioni anche quando le temperature esterne sono molto alte. Prediligi anche i modelli con sbrinamento di tipo automatico: questi hanno un funzionamento migliore e consentono minori sprechi energetici.

– Lavatrice e lavastoviglie: controlla sull’etichetta non solo la classe energetica a, aaa e simili ma presta attenzione anche alla qualità di asciugatura e lavaggio. Controlla inoltre anche i dati relativi alla rumorosità ed alla quantità di acqua utilizzata per ogni ciclo. Prediligi i modelli con velocità centrifuga regolabile e possibilità di allacciamento all’acqua calda.

– Lavastoviglie: valgono le stesse accortezze date per la lavatrice.

– Schermi e TV: anche i televisori hanno un indice di efficienza e di consumo e si consiglia sia inferiore a 0,51. Il consumo massimo di elettricità invece dovrebbe non superare i 170 watt.

La ventilazione per la cucina ecologica

La ventilazione è fondamentale non solo per le cucine ecologiche, ma in tutte le abitazioni ed in tutte le stanze domestiche. In generale si conta si passi circa il 70% del nostro tempo in ambienti chiusi ed in cucina ad esempio è necessario prestare attenzione al ricambio dell’aria. È necessario aprire una piccola parentesi sull’aria condizionata, anche se arieggiare naturalmente e costantemente, più volte al giorno e munirsi di una cappa adeguata può già essere un’ottima cosa. I climatizzatori dovranno anch’essi essere scelti in base alla classe energetica, diversa rispetto agli altri elettrodomestici e che identifica il grado di riscaldamento e raffreddamento. Sarà importante farsi guidare nella scelta da un professionista del settore ed effettuare periodicamente il cambio dei filtri la manutenzione ordinaria annualmente. Un mezzo decisamente efficace per garantire una corretta e profonda aerazione in tutta la casa è l’installazione di un sistema di ventilazione meccanica forzata. Questi apparecchi garantiscono alle case ben coibentate, o isolate termicamente, di raggiungere alti standard energetici e di salubrità. Si tratta in sostanza di un apparecchio capace di eliminare polveri sottili e polveri in generale, scorie ed eventuali esalazioni dovute a colle e vernici, garantendo un costante ricambio dell’aria, senza dover aprire per forza le finestre. Specie nelle città ad alto tasso di smog è consigliabile questo sistema, ma è perfetto per chiunque voglia godere di un ambiente domestico sano. I vantaggi che si avranno da questo apparecchio, molto simile nell’aspetto e funzionamento ad un classico condizionatore d’aria sono molti, anche in termini energetici e di dispersione del calore. Il risparmio è assicurato e inoltre si riduce anche l’insirgenza di malattie respiratorio ed allergie perché gli acari della polvere vengono debellati. In commercio poi si trovano anche ventilatori a piantana che non necessitano di alcun impianto abbinato, che eseguono un lavoro simile. Depurano cioè l’aria sfruttando filtri integrati e nel contempo la rinfrescano garantendo salubrità senza fatica ed in qualsiasi stanza della casa. In cucina sarà l’ideale apporre uno di questi strumenti, oppure appoggiarsi ad un sistema generale di ventilazione meccanica controllata. Le aziende italiane specializzate in questi interventi sono ormai moltissime e ti sarà facile trovare un professionista serio e preparato che possa consigliarti o darti maggiori informazioni seguendo il tuo singolo caso.

Design delle cucine ecologiche

Le cucine ecologiche possono avere design molto differenti e adattarsi bene a qualsiasi stile d’arredo. L’aspetto green ed ecocompatibile di questi mobili ed elettrodomestici sta soprattutto nell’efficienza energetica e nella tipologia di materiale, la sua estrazione, riciclabilità, ecc. È però possibile abbinare questa caratteristica eco-friendly anche all’aspetto estetico e prediligere modelli dal design naturale, per così dire. In particolare troverai mobili componibili con finiture in legno o simil legno chiaro e dalle linee minimali e sobrie. Lo stile d’arredo nordico, definito anche scandinavo, è quello che maggiormente esprime questa essenzialità e vicinanza alla natura e all’ecosostenibilità. I colori per questo genere saranno neutri, con magari tocchi di verde o toni pastello che conferiranno maggior vivacità. È possibile inoltre abbinare elementi in materiale plastico, come le sedie trasparente ad esempio, che daranno un aspetto più moderno all’intera cucina. Non solo, anche l’aggiunta di piantine aromatiche, pannelli verdi o dettagli che suggeriscono l’aspetto naturale saranno un toccasana anche per la vista. Il verde infatti, secondo infatti la cromoterapia, suscita serenità e richiama la freschezza e sicurezza degli alimenti ed elementi naturali. Allo stesso modo troverai modelli di cucine ecologiche dal design ipermoderno. Generalmente queste si contraddistinguono per la loro linearità delle forme, per i dettagli cromati e ben integrati al resto del mobilio. Un esempio clou sono le maniglie: spesso quasi nascoste ma decisamente comode. Le finiture sono curate e solitamente laccate lucide, oppure opache e dalle nuance neutre, bianche, grige, nere o marroni, ma si trovano anche colorazioni decisamente forti e vivaci, ideali soprattutto per i clienti giovani. Le cappe e le sedie, come anche i tavoli hanno forme geometriche e solitamente squadrate, versatili e senza tempo, capaci di resistere al passare delle mode. Una caratteristica topic di queste cucine contemporanee è anche la facilità di pulizia: i materiali e le finiture sono antigraffio, antipolvere e resistenti ai detergenti chimici comuni. Spesso basta una sola passata con un panno umido per avere superfici pulite, igienizzate e come nuove. Le aziende ormai offrono modelli di cucine ecologiche moderne componibili e personalizzabili, ideali da inserire anche in piccoli spazi. Qui saranno perfetti anche i modelli freestanding dalle dimensioni molto ridotte, minimali ma comunque funzionali e dal design contemporaneo e minimale. Alcuni modelli sono addirittura a scomparsa, cioè richiudibili con ante integrate, così da poterli inserire anche in piccole mansarde o monolocali open space.

Idee green e riciclo creativo

Per avere una cucina ecologica ad hoc si può anche sfruttare il riciclo creativo ed inserire nella stessa stanza oggetti e complementi realizzati con il fai da te. Sul web si trovano in merito tantissime idee green che ti permetteranno di godere di una cucina al contempo moderna, funzionale, bella, che risponda alle tue esigenze e che rispetti anche l’ambiente. Se stai per ristrutturare o arredare ex novo potrai sicuramente scegliere un mobilio di recente fattura, con elettrodomestici di classe energetica aaa o comunque alta e realizzate con materiali tecnologici ed ecologici. ma potrai sempre aggiungere un tocco personale e sfruttare il riciclo creativo, magari coinvolgendo figli e nipoti e sensibilizzandoli già ad una condotta ecocompatibile. Se invece stai ristrutturando una vecchia cucina, potrai tranquillamente renderla green con piccole o grandi opere di fai da te, usufruendo di vernici atossiche e ad acqua, utilizzando materiali riciclati e sicuri ed inserendo anche elementi ecologici come piantine aromatiche e simili. È importante sottolineare come già molti brand italiani ed internazionali realizzino cucine ecologiche sfruttando il riciclo di bottiglie, tappi e oggetti in plastica PET. Scegliendo questi modelli ti assicurerai un arredo realmente ecosostenibile. Amatissimi sono i pallet e le cassette della frutta: protagonisti indiscussi del riciclo creativo e perfetti per creare mobili, divanetti, scaffali e piccoli orti verticali in cucina. Basterà carteggiarli, pulirli per bene ed eventualmente dipingerli per poi assemblarli e dare loro l’aspetto che meglio si intona alla tua cucina ecologica. Si potrà anche sfruttare una struttura in muratura ed utilizzare vecchie assi di legno, opportunamente pulite e trattate, come antine scorrevoli utilizzando appositi binari, oppure a battente usando cerniere ad hoc. Nelle cucine freestanding potrai dare un tocco green e anche di tendenza sfruttando le cassette dei vini ed usarle come cassetti o vani portatutto. Anche l’illuminazione può diventare un pretesto per riciclare vecchie accessori come le teiere o le forme per i budini. Servendoti infatti di apposite lampadine e attacchi ti basterà adoperare questi oggetti come paralume, magari da far scendere sul tavolo da pranzo o sul piano di lavoro. L’effetto è stupendo e avrai così anche risparmiato sull’acquisto di un nuovo lampadario, dando una spetto unico alla tua cucina ecologica. Se ami lo stile industry poi, troverai tantissimi arredi vintage nei negozi delle pulci o dal rigattiere, o magari nella tua cantina. Ripristinandoli darai un tocco di design alla stanza in perfetto stile riciclo creativo.

Consigli green per risparmiare in cucina

Le cucine ecologiche sono tali perché realizzate da aziende che sfruttano produzioni a basso impatto ambientale, che utilizzano energia pulita e rinnovabile. Ma non solo, come abbiamo visto, anche i materiali costruttivi della stessa cucina devono essere ecologici, riciclabili o riciclati, sicuri e non tossici. Infine, la scelta degli elettrodomestici dalle classi energetiche alte, come la a o a++ sono il fiore all’occhiello per garantirti risparmio energetico ed economico e, non me no importante, hanno un impatto ambientale molto basso rispetto agli altri. Per avere però una cucina ecologica è anche importante usarla al meglio, con cognizione e impegnandosi nell’attuare gesti quotidiani green. Ecco che come risparmiare energia elettrica in casa passa anche da queste buone abitudini, che sono anche un toccasana per l’ambiente e per la salubrità interna della tua dimora. Innanzitutto assicurati che tutti gli elettrodomestici funzionino bene, quindi fai anche l’opportuna manutenzione. Inoltre, evita gli sprechi di acqua e magari lava frutta e verdura usando una bacinella ed evitando di tenere aperto a lungo il rubinetto. Esistono sistemi da integrare a questi, o rubinetteria già antispreco, che realmente ti consentono di risparmiare acqua e di ridurre le bollette. Per alleggerirle si consiglia anche di non tenere gli apparecchi elettrici in standby, questo vale in ogni stanza della casa e non solo in cucina. Il forno invece si potrà spegnere qualche minuto prima che scatti il timer: il calore infatti e con sé anche la temperatura, restano invariati e si risparmierà. Il frigorifero andrà posizionato sempre distante da fonti di calore, come il forno o il calorifero, per evitare dispendi energetici. La temperatura poi è fondamentale non solo per la giusta conservazione degli alimenti, ma anche per godere dell’effetto refrigerante ma senza sprechi. La temperatura quindi consigliata dagli esperti è di +5°C ed è sconsigliato immettere in questo apparecchio pietanze calde. Mentre cucini poi, tieni accese solo le luci che ti servono ed utilizza pentole con coperchio: così facendo il calore in cottura non si disperde e i tempi si riducono. È fondamentale anche scegliere pentole e tegami adeguati, che possano cuocere uniformemente e che siano adatte al piano di cottura in questione. Alcuni esperti consigliano anche la cottura a vapore a castello che permette di cucinare più cibi in contemporanea e sfruttando un solo fuoco. All’interno di queste pentole, ormai facilissime da trovare, potrai ad esempio cuocere del riso, dei legumi e degli ortaggi suddividendoli nei diversi piani del tegame.

Cucine ecologiche con piante e fiori

Se vuoi una perfetta cucina ecologica esteticamente accattivante e che richiami subito all’ecososstenibilità ti consigliamo di inserire elementi naturali. Tra questi non possono mancare piante e fiori che daranno un tocco green e che saranno anche molto utili nella preparazione dei cibi e, non solo. Molte specie di vegetali infatti, sono in grado di purificare naturalmente l’aria indoor e di eliminare tossine e odori. L’inquinamento domestico non è da sottovalutare ed è spesso causa di malanni che possono diventare cronici come il mal di testa, il raffreddore, le allergie, i giramenti di testa, le nausee e tanti altri. Esiste una vera e propria patologia chiamata sindrome dell’edificio malato e che colpisce migliaia di persone, di tutte le età. L’igiene è fondamentale per prevenirla e anche aerare gli ambienti correttamente è alla base della prevenzione, ma le piante purificatrici possono comunque aiutare. Tra queste troverai la cosiddetta lingua di suocera, cioè la sansevieria trifasciata laurentii e considerata una delle più efficaci nella depurazione. Inoltre è in grado di rendere inoffensiva la formaldeide, presente in molte vernici, collanti e detergenti per la pulizia. Il ficus benjamina invece contrasta la formaldeide e in generale gli agenti inquinanti che si annidano anche nei tessuti come le fibre dei tappeti. Si tratta però di una specie delicata e non sempre facile da coltivare in casa, mentre decisamente più longevo è il crisantemo, che darà anche un tocco vivace alla cucina ecologica. Il crisantemo andrà posto in un angolo soleggiato, magari in prossimità di una finestra, così che possa avere una fioritura intensa. Facile da coltivare e molto comune nelle nostre case è lo spatafillo, spathiphyllum mauna loa, che assomiglia vagamente ad una calla ma fa parte della famiglia dei gigli. Potrai sistemarlo in penombra e basterà un’innaffiatura regolare una volta alla settimana. Si dice sia imbattibile nella lotta ai più comuni composti chimici volatili come il benzene, la formaldeide, il tricloroetilene, il toluene e lo xilene. Altrettanto purificante e molto suggestiva è la palma di bamboo, la chamaedorea sefritzii, che potrai sistemare in penombra ed è semplice da coltivare in piccoli vasi. Molto scenografico è anche il photos, scindapsus aures, molto robusto e longevo, capace di vivere bene anche in cucine non molto luminose. Infine una succulenta che depura molto bene l’aria è l’aloe vera, semplice da coltivare anche in piccoli vasetti e decisamente bella da vedere, è l’ideale se posizionata accanto ad una finestra. Le piante aromatiche invece, vere protagoniste delle cucine ecologiche, non hanno particolari proprietà purificatrici, ma sono perfette per dare quel tocco green che non guasta mail e per assicurarsi erbe fresche e sane per cucinare.

Vantaggi di una cucina ecologica

I vantaggi di scegliere una cucina ecologica sono molti e parecchi li abbiamo evidenziato passo per passo nei capitoli precedenti. Innanzitutto ti sarai accorto che questa tipologia di cucine ti permette di risparmiare energia elettrica senza rinunciare ad alte prestazioni, grazie appunto ad elettrodomestici di classi energetiche alte. Non solo le cucine ecologiche hanno un impatto ambientale molto ridotto e potrai da subito risparmiare sulle bollette e godere anche di agevolazioni fiscali sull’acquisto sia del mobilio che degli apparecchi. I benefici si riversano anche sulla salute in quanto i materiali usati, anche per l’assemblaggio e la finitura, sono sicuri, atossici e certificati, ideali anche in presenza di bambini, anziani ed animali. Le emissioni di sostanze chimiche potenzialmente dannose sono inesistenti o ridotte al minimo e la durata dei singoli accessori ed arredi è molto alta. La manutenzione è semplice e anche la pulizia risulta agevole e veloce. Ciò che è importante è prendersi cura dei vari elettrodomestici e fare le opportune manutenzioni ordinarie e straordinarie. L’utilizzo di questi apparecchi poi è molto intuitivo, ideale anche per chi non è particolarmente ferrato con i sistemi elettronici. Inoltre, se si vorrà abbinare anche qualche sistema di domotica, la cucina ecologica sarà ancora più efficiente, controllabile anche a distanza ed estremamente al passo con i tempi, adatta alle tue specifiche esigenze. Prediligere una cucina ecologica non è solo una scelta salutare ed etica, ma anche dettata dal gusto estetico in quanto, come accennato nei capitoli precedenti, i modelli disponibili sono contemporanei e anche versatili e senza tempo. Potrai così avere un mobilio che resisterà alle mode, che non ti stancherà visivamente e che magari potrai rimodernare a tuo piacere con semplici migliorie o modifiche. Ad esempio sul mercato esistono cucine componibili dotate di pannelli esterni intercambiabili. In questo modo l’aspetto della cucina ecologica potrà cambiare ogni anno, magari a seconda della stagione o in base alla nuova tinteggiatura delle pareti. La grande versatilità permette agli stessi fruitori di adattarsi alle loro esigenze, di garantire la massima personalizzazione e fruibilità in ogni momento della giornata e dell’anno. La vita domestica contemporanea infatti, necessita di strumenti e mobili che ben si accordino con determinati ritmi, abitudini e stili e che possano modificarsi nel tempo insieme ai proprietari. Anche la grande resistenza e durata di queste cucine è un altro vantaggio e loro punto di forza, spesso introvabile nei modelli concorrenziali che hanno solo un design moderno, ma non gli stessi comfort, dettagli ed accessori. Se ancora hai dei dubbi sulla scelta della tua cucina ecologica, fatti guidare dal personale presso i punti vendita specializzati, oppure chiedi una semplice consulenza lowcost a progettisti online. Tra questi ti segnaliamo la pagina Facebook Progettazione Online, che offre servizi a distanza ed è in grado di rispondere anche a quesiti come questo.

Quanto si risparmia con la cucina green?

Sicuramente scegliendo una cucina ecologica il risparmio in termini di energia, ed economico sui consumi, sarà notevole. Certo, spesso il prezzo iniziale di elettrodomestici, mobili ed attrezzature green è maggiore rispetto ai concorrenti non ecologici, ma la differenza si recupererà in breve tempo. Ma quanto si può effettivamente risparmiare, ad esempio, con degli elettrodomestici di classi energetiche alte? la risposta la dà un sito italiano, QualEnergia.it, che ha comparato i consumi ed il costo delle bollette mettendo alla prova gli apparecchi più in uso delle nostre case. Ad esempio un frigorifero da 300 litri di classe a+++, la migliore sul mercato, ti farà risparmiare circa 150 euro rispetto ad uno stesso apparecchio ma di classe f. Se invece confrontiamo il frigorifero citato come top di gamma, con un modello dalle pari qualità ma di classe energetica a, il risparmio è comunque buono: di circa 35 euro all’anno. Utilizzando invece una lavastoviglie di classe energetica c andresti a pagare, ogni anno, una cifra di 156 euro, mentre con un macchinario di classe a+++ potresti pagare solo 87 euro ogni 12 mesi. Invece una lavastoviglie di classe energetica a farebbe farebbe ammontare la tua bolletta annua di circa 123 euro. Una lavatrice da circa 6 Kg, stimando 220 lavaggi all’anno e di classe a+++ ti farebbe risparmiare 24 euro, mentre la classe energetica c solo 12 euro rispetto alla classe a. Con questi ultimi due elettrodomestici poi, è possibile risparmiare notevolmente se prediligerai i modelli bi-termici: questi prelevano l’acqua calda direttamente dalla caldaia o da un eventuale sistema termico solare. Queste sono ovviamente stime, variabili a seconda del singolo caso, ma rivolgendoti ad un rivenditore specializzato potrai conoscere nel dettaglio le performance e comparare i prezzi ed i consumi per i diversi modelli sul mercato. Dovrai comunque acquistare una lavatrice o lavastoviglie adatta, come capacità, a ciò che abitualmente laverai, dalle misure idonee allo spazio che hai a disposizione. Ti consigliamo ovviamente di usarla sempre a pieno carico e, se puoi, nelle ore notturne, quando i costi dell’energia sono inferiori. In questo caso prediligi un modello che sia particolarmente silenzioso, specie se abiti in condominio o hai bambini piccoli. La cucina green ti farà risparmiare anche in manutenzioni: gli elettrodomestici di ultima generazione sono più resistenti, efficienti e facili da usare, i mobili sono trattati in modo che si sporchino meno e che resistano ad urti e graffi. Non c’è che dire, le cucine ecologiche hanno molti pregi e grazie alla possibilità di personalizzazione godrai di un prodotto su misura.

Tessuti ecologici per arredare la cucina

Al di là delle classi energetiche, della tipologia di mobilio scelto, è possibile rendere ecologica la tua cucina anche sfruttando i tessuti naturali, o comunque green. Grazie a questi complementi d’arredo infatti, potrai non solo garantirti massima igiene ed ecosostenibilità, ma potrai anche dare un nuovo look alla tua cucina ogni volta che vorrai. Esiste tra l’altro un vero e proprio corso, ricco di contenuti ed esempi, che spiega come poter sfruttare al meglio i tessuti d’arredo e dare ad ogni stanza domestica l’aspetto desiderato. Il corso si chiama Arredamento per neofiti e appassionati: come fare un restyling low cost solo con i tessuti ed è disponibile sulla piattaforma di Lifelearning.it. Tende, tovaglie, tovaglioli, runner, tovagliette all’americana, strofinacci, tutto può rendere la stanza funzionale e anche bella ed ecologica, garantendo la massima igiene e salubrità, come detto. Tra i tessuti naturali più idonei troverai il cotone, il lino, la juta, la canapa, ma anche il cocco, l’agave sono derivati da fonti rinnovabili. Ma affinché siano garantiti gli standard di ecosostenibilità dovrai verificare che ci siano delle apposite certificazioni sull’etichetta. La più conosciuta per il cotone organico è la Gots, che ti assicura che l’intero processo produttivo sia del tutto controllato, dalla coltivazione della materia prima fino alla lavorazione del filato. Ci sono poi in commercio anche accessori tessili da cucina realizzati con materiali riciclati, cioè derivati da plastiche, oppure dagli stessi scarti tessili, che sono veramente numerosi in tutto il mondo. Ad esempio troverai la lana rigenerata, realizzata soprattutto nel parmense ed ideale magari per i coprisedia della tua cucina ecologica. Non meno green sono le fibre tessili cosiddette innovative e prodotte sfruttando tecniche che riducono al minimo l’impatto ambientale. In particolare vengono utilizzate materie di scarto o disponibili in grandi quantità, vengono usate energie rinnovabili e gli scarti sono ridotti al minimo o reimpiegati. Famoso e di origine italiana è il tessuto Orange Fiber, creato grazie alle arance nostrane. Ci sono anche il tessuto similpelle derivato dai funghi, Muskin, quello ricavato dall’ananas, Piñatex, il Pellemela che deriva dalle mele appunto e il Wineleather prodotto dai vinaccioli.

Stoviglie e accessori per la tavola ecologici

Un’idea divertente e sicuramente originale, anche per enfatizzare e sottolineare agli ospiti che la tua cucina è davvero green, è organizzare una cena o aperitivo a tema. Esistono infatti in commercio tantissimi accessori per la tavola realizzati in materiali naturali e totalmente riciclabili. Troverai in particolare veri servizi di piatti e posate usa e getta in foglia di palma, dal design minimale e dall’aspetto rustico e decisamente eco-friendly. Sono perfette anche per abbellire la tavola durante un battesimo, un matrimonio non convenzionale o una festa di compleanno. Altrettanto green e compostabili sono le versioni realizzate in legno, disponibili anche in stile più raffinato e dal mood quasi Barocco. Non solo, potrai stupire i tuoi ospiti utilizzando anche una mise en plas adatta ad ogni pietanza ed occasione ma in versione totalmente biodegradabile. Stiamo parlando di accessori per il finger food, per il take away, tovagliette, posate, coppette per il gelato, shopper e sacchetti vari che potrai gettare nella raccolta differenziata di casa, precisamente nel cestello nei rifiuti umidi. Molti piattini e confezioni inoltre, resistono anche alle alte temperature e potrai così servire, in modo decisamente simpatico, pratico e di tendenza, qualsiasi tipo di cibo cotto o riscaldato e non solo freddo. Avere una cucina ecologica vedrai che non solo ti offrirà molti vantaggi economici e benefici sulla salute, ma stimolerà anche la tua fantasia e non vedrai l’ora di condividere con i tuoi famigliari e i tuoi amici questo vero gioiello eco-friendly.

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