Un appuntamento ricco di spunti: acque reflue che vengono purificate ma poi? Oggi la domanda di come (ri)utilizzarle e cogente. Abbiamo un problema di stress idrico nel Paese. I cambiamenti climatici stanno mettendo in serio pericolo diverse attività produttive anche per carenza d’acqua. In tutto ciò si inseriscono tante altre sfide per il futuro.
Di tutto questo si è parlato all’evento ACQUE REFLUE, RIUSO E RICICLO INTELLIGENTE. LE POSSIBILI STRATEGIE che si è tenuto a Roma (Spazio Europa, sala David Sassoli) il 24 marzo 2024
Dalle normative europee a quelle italiane, dagli iter autorizzativi locali allo studio delle università fino all’innovazione tecnologica e a visioni futuribili (ma davvero possibili). Il riciclo e il riuso delle acque reflue oggi sono una vera e propria sfida.
Pensate se un domani da uno dei depuratori della Capitale uscisse acqua in grado di alimentare sistemi di acquaponica in cui far crescere lattuga e allevare pesci. Utopia? Assolutamente no. Un progetto del genere sorgerà a Castellana Grotte in Puglia. E allora perché non anche a Roma?
Moderati dalla giornalista ambientale Letizia Palmisano, hanno preso parte all’evento:
Massimo Pronio, responsabile commissione della rappresentanza in Italia della Commissione Europea, per i saluti istituzionali, Fabio Bonanno, responsabile agricoltura e food policy per l’Assessorato Ambiente, agricoltura e ciclo dei rifiuti che ha raccontato come sia nata la tavola rotonda oggetto dell’appuntamento.
Alla tavola rotonda hanno partecipato: Angiolo Martinelli Direttore della Divisione V del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica- MASE, Manuela Veronelli Garante del servizio idrico della Regione Lazio, Francesco Napolitano Direttore Dip.Ing Civile ed Ambientale Università La Sapienza, Ilaria Miozzo Responsabile Controlli e Processi Ambientali – Direzione Operazioni ACEA, Fabio Ugolini Project Manager e coordinatore di AWARE
Ha chiuso la tavola rotonda Sabrina Alfonsi, assessora all’ambiente, agricoltura e ciclo dei rifiuti
Gli obiettivi di Aware: purificare e riutilizzare le acque reflue
Siamo andati ad indagare quali siano gli obiettivi del progetto Aware. Come si legge sul sito esso si prefigge di: Costruire il primo RAS (Recirculation Aquaponic System) europeo che utilizza acqua depurata con zero residui per produrre pesce e verdure idonei al consumo umano. Stabilire un nuovo modello di business per lo sfruttamento economico di detta catena del valore da parte delle comunità lacustri, fluviali e urbane. Fornire una base di prove scientifiche per informare le normative superando al contempo le barriere politiche per l’ampliamento e la commercializzazione di questa nuova soluzione.
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